La yoga aiuta la corsa più di quanto immagini perché aumenta la forza e la resistenza.
Introdurre regolarmente lo yoga può migliorare significativamente la tua corsa sotto diversi aspetti. La pratica potenzia la mobilità articolare, ti fa diventare più forte, allunga i muscoli e stimola la propriocezione. Inoltre, ti aiuta a gestire il respiro, cosa che nella corsa è fondamentale. Se vuoi diventare una runner veloce dal corpo flessibile e scattante non puoi non dare una chance allo yoga!
Allunga i muscoli.
Ogni runner lo sa: quando si torna da una corsa, soprattutto se lunga, non c’è peggior sensazione che sentirsi i muscoli bruciare e come trafitti da tante piccole lame. Se anche tu provi questo fastidio forse è il caso di aumentare il tempo che dedichi allo stretching delle gambe. Lo yoga in questo senso è fenomenale perché, se eseguito con costanza e mantenendo le posizioni il tempo necessario, garantisce un allungamento profondo e intenso ai tessuti del nostro corpo, ai tendini e ai legamenti. Prova la posizione del Guerriero coricato (Supta Virasana) per uno stretching profondo dei quadricipiti. Fondamentale è mantenere l’ asana almeno tre respiri, ma non lasciarti spaventare se non ci riesci subito, nello yoga si procede per gradi e per ogni posizione ci sono varianti intermedie adatte ai principianti.
Un’ altra opzione un pò più facile è la mezza rana (Ardha bhekasana), particolarmente indicata per i podisti perché contribuisce a ridurre i traumi alle ginocchia e all’ incavo dei piedi.
Ti fa diventare più forte.
Ti sembra che lo yoga sia un qualcosa di rilassante e meditativo? Beh, ecco, non proprio! O meglio, non solo. La pratica può essere un allenamento anche molto intenso e non c’è dubbio che alcune posizioni di equilibrio richiedano una certa forza muscolare, tuttavia, anche delle asana considerate facili se mantenute per alcuni minuti si rivelano micidiali! Il runner che si concentra solo sulla corsa andrà incontro a “carenze” muscolari e squilibri in quelle parti del corpo che non allena mai, per questo è fondamentale eseguire movimenti completi che sollecitino anche i muscoli dimenticati dalla corsa. Senza addentrarci in asana particolarmente scenografiche, rimanendo sul basico, diciamo, anche una bella sequenza di Saluti al sole ripetuti dalle 3 alle 5 volte aiuta a tonificare braccia, spalle e addominali.
E’ un toccasana per la propriocezione.
La propriocezione è una componente fondamentale del nostro modo di muoverci nello spazio e possiamo definirla come la capacità del nostro corpo di rilevare i movimenti e i cambiamenti di posizione. Ci permette di mantenere l’ equilibrio e per questo nello sport è strettamente correlata agli infortuni; in parole povere, più è scarsa la nostra capacità propriocettiva, più ci facciamo male. Nella corsa (non parliamo poi del trail running!) è un aspetto basilare in quanto i nostri arti sono costantemente sollecitati ad adeguarsi ai cambiamenti di posizione. Ci infortuniamo perché quest’ abilità non è abbastanza allenata ma c’è una buona notizia: si può migliorare. Lo yoga, attraverso le posizioni di equilibrio che richiede, sviluppa moltissimo questa capacità: provate la posizione dell’ albero o la posizione del guerriero III, sentirete quanto lavoro per mantenere la stabilità.
Protegge dallo stress.
Personalmente l’ effetto che mi fa un allenamento di yoga è paragonabile a un pomeriggio in una Spa: rilassamento allo stato puro. I muscoli sono ben allungati, la cervicale non è più contratta, la schiena è sciolta…La sensazione di calma è impagabile, sopratutto se si pratica insieme ad altre persone con la guida di un maestro; concentrarsi sul movimento e mantenere le asana fanno dimenticare lo stress della vita quotidiana, mentre la meditazione finale invita a lasciarsi andare. Uscirete dalla lezione con un bel sorriso stampato in faccia, ve lo garantisco.
Allena l’ umiltà.
C’è una cosa che anche il runner più forte spesso e volentieri dimentica di allenare e questa cosa è l’ umiltà. Macinare kilometri su kilometri, correre attaccati al gps, valutare una corsa solo dal tempo che ci mettiamo per portarla a termine dimenticando di goderci le sensazioni…Questo è essere schiavi della corsa. Lo yoga insegna a gestire la frustrazione e il disagio che derivano dalla pratica, aiuta a lasciar andare, a sentirsi parte di un tutto e inseriti in un disegno più grande, a fare spazio dentro di noi per vivere più liberamente.